I prestiti a cattivi pagatori con contratto a tempo determinato sono piuttosto difficili da ottenere a causa di due ostacoli.
Il primo ostacolo riguarda la segnalazione che il richiedente avrà avuto al Crif nel caso di mancato pagamento di una o più rate di qualche prestito passato. Il secondo ostacolo riguarda la tipologia di contratto di lavoro che il richiedente ha in essere, dato il suo limite temporale.
La cessione del quinto dello stipendio
Come ben spiegato alla pagina http://www.guidaprestiticattivipagatori.it, in alcuni casi è possibile concedere dei prestiti a cattivi pagatori con contratto a tempo determinato tramite la cessione del quinto dello stipendio (se rientri nella categoria lavoratori dipendenti del settore pubblico o privato).
La cessione del quinto potrebbe essere una soluzione per ottenere un prestito senza troppe difficoltà da parte dell’istituto creditizio perché applicherà un trattenuta, nella misura di un quinto (20%), direttamente sulla busta paga.
Condizione necessaria
Esiste una condizione assolutamente non aggirabile per ottenere un prestito in veste di cattivo pagatore con contratto a tempo determinato: la durata del contratto di lavoro dovrà essere necessariamente superiore al periodo di ammortamento del finanziamento stesso.
Facciamo un esempio: se si dovesse richiedere un prestito rimborsabile in 24 rate, il contratto di lavoro non dovrà scadere prima dei 24 mesi.
Come richiedere il prestito con cessione del quinto
Per richiedere un prestito con la cessione del quinto il richiedente dovrà fare domanda alla sede dell’Istituto creditizio o direttamente online (se previsto), consegnando o allegando la seguente documentazione:
- la copia del documento d’identità in corso di validità
• codice fiscale
• ultime due buste paga.
La banca o l’ente creditizio potrà a seconda del singolo caso richiedere ulteriori garanzie, come ad esempio la stipula di un’assicurazione sul finanziamento.
L’assicurazione tutelerà l’ente erogatore da spiacevoli situazioni, quali l’impossibilità del richiedente di pagare le rate a causa della perdita del posto di lavoro, magari a causa di una malattia.
Vogliamo ricordare che con questi presupposti, l’importo massimo richiedibile (e ottenibile) non supererà i 10.000 euro.